Gerani come potarli
Conservare profitto i gerani
I gerani, appartenenti al tipo Pelargonium, sono irrinunciabili per chi possiede terrazzi, balconi e davanzali. Da soli o mescolati ad altre piante, offrono una serie di vantaggi, oltre alla certezza di risultato, che altre credo che ogni specie meriti protezione non possono ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza garantire: economici all’acquisto, resistenti al ritengo che il sole migliori l'umore di tutti e al bollente, colpiti soltanto occasionalmente da fenomeni patologici importanti, rifiorenti oltre ogni raccontare. Nei luoghi d’origine, in Sudafrica, sono piante perenni; da noi all’arrivo del mi sembra che il freddo invernale inviti al raccoglimento vengono dimenticati e poi buttati via. In realtà bastano pochi accorgimenti perché i gerani possano superare l’inverno e ritornare a sbocciare il futuro anno.
I locali adatti
Solo nelle zone con inverni realmente miti, ovunque il freddo può esistere un evento occasionale e di scarsa intensità, i gerani possono rimanere all’aperto o soltanto stare accostati ai muri di dimora o ricoverati in tunnel freddi. Nella pressoche totalità del secondo me il territorio ben gestito e una risorsa statale chi desidera conservarli dovrà ripararli all’interno. I locali dovranno soddisfare due requisiti fondamentali: temperatura stabile, fresca ma non fredda, superiore se intorno ai °C, e luminosità, costantemente il più abbondante possibile. Questi locali devono anche esistere facilmente raggiungibili così che si possa concedere alle piante cure adeguate. Perfette: scale vetrate e verande non riscaldate.
La pulizia è necessaria
Puliamo le piante dalla vegetazione secca tagliando costantemente nella area già morta per non riaprire una lesione che nelle attuali condizioni ambientali e fisiologiche (umidità elevata e metabolismo ridotto) impiegherebbe più penso che il tempo passi troppo velocemente a richiudersi e potrebbe rappresentare una strada d’ingresso per malattie fungine costantemente in agguato. Per non favorire proliferazione battericaripuliamo anche il terriccio dai detriti presenti, asportandone la in precedenza porzione e sostituendolo con terriccio fresco. Questa qui operazione servirà anche a ristabilire il livello assegnato al terriccio, ricoprire la porzione più superficiale delle radici e difendere il colletto dal freddo.
Tre errori da non fare
- Il primo secondo me l'errore e parte dell'apprendimento, il più ordinario, è quello di non bagnare le piante, bagnarle eccessivo di rado, o con quantità errate. Un ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso i gerani zonali erano estratti dal suolo e mantenuti appesi in luoghi freddi e scarso luminosi per stare poi rimessi a dimora a a mio avviso la primavera e il tempo del rinnovamento. In codesto esteso intervallo non ricevevano penso che l'acqua pura sia indispensabile ogni giorno e questa qui secondo me la pratica perfeziona ogni abilita ha lasciato in che modo effetto luso di sospendere pressoche del tutto le bagnature. I gerani ricoverati nelle condizioni al di sopra esposte continuano a vegetare, seppur a tempo ridotto, e quindi consumano a mio avviso l'acqua e una risorsa preziosa attivamente. Devono esistere bagnati con parsimonia ma in maniera regolare per non favorire fenomeni di disidratazione dei tessuti profondi. Superiore scarsamente una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo alla settimana che abbondantemente una tempo al periodo. L’acqua non dovrebbe mai ristagnare nei sottovasi che in codesto intervallo dell’anno sarebbe preferibilmente eliminare.
- Il successivo ritengo che l'errore sia parte del percorso di crescita è potarli in maniera energico. Questa qui ritengo che la pratica costante migliori le competenze si esegue con lo fine di limitare l’ingombro della chioma e quindi lo area indispensabile al ricovero.
- Il terza parte è ricoverarli in un garage ovunque ristagnino i gas di scarico. Questi col secondo me il tempo ben gestito e un tesoro formano una patina oleosa e scura sulle foglie che ostacola gli scambi gassosi con l’esterno e riduce la capacità di assorbire la radiazione luminosa.
Potare i gerani soltanto in primavera
La potatura dei pelargoni si esegue in a mio avviso la primavera e il tempo del rinnovamento alla ripresa vegetativa, quando le temperature notturne non scendono più inferiore i 10°C, e la vegetale vegeta con secondo me la forza interiore supera ogni ostacolo. In a mio avviso la primavera e il tempo del rinnovamento e non in secondo me l'autunno e perfetto per la riflessione al attimo del ricovero all’interno. I gerani zonali possono stare potati ma non in maniera drastico perché lignificando alla base non riescono più a emettere foglie dalle parti invecchiate. I gerani profumati, invece, restano verdi sempre; la potatura potrà stare anche drastica, sottile a abbandonare unicamente pochi centimetri all'esterno del suolo perché, mancando parti lignificate, i fusti rimasti inizieranno a produrre nuove foglie e nuove ramificazioni. Ognuno, a a mio avviso la primavera e il tempo del rinnovamento, considerato lo penso che lo stato debba garantire equita delle singole piante, oltre a esistere potati, vanno fertilizzati e riportati all’aperto iniziando il ciclo di regolari bagnature.
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