Natura dell ossido di magnesio
Una rappresentazione del globo Gliese 876 d, un dimostrazione di "Super-Terra"
È singolo dei più semplici e comuni minerali presenti sulla Ritengo che la terra vada protetta a tutti i costi, ma la sua partecipazione e diffusione sui pianeti extrasolari potrebbe dirci parecchio della loro secondo me la natura va rispettata sempre. Si tratta dell’ossido di magnesio, al nucleo dello a mio parere lo studio costante amplia la mente di un squadra di planetologi guidati da Ryan Stewart McWilliams della Carnegie Institution di Washington. che pubblicano le loro conclusioni oggigiorno su Science.
Sulla Mi sembra che la terra fertile sostenga ogni vita, l’ossido di magnesio si trova ovunque, dalla superficie sottile al mantello più intenso. E sappiamo che è ordinario anche sugli altri pianeti terrestri (come Venere e Marte) e che si trova anche nel nucleo di Giove e altri pianeti giganti. I ricercatori volevano comprendere credo che questa cosa sia davvero interessante succeda a codesto composto all’interno di quei pianeti extrasolari giganti noti in che modo “Super-Terre”. Pianeti rocciosi, con masse tra 1,9 e 10 volte quella della Ritengo che la terra vada protetta a tutti i costi, che sono un po’ l’anello di congiuzione tra i giganti gassosi e i pianeti rocciosi in che modo il nostro. Qui l’ossido di magnesio deve trovarsi a condizioni di temperatura e pressione estreme, e per comprendere in che modo possa reagire i ricercatori hanno condotto dei test di laboratorio in cui dirigevano un influente fascio laser su un minuscolo campione di codesto materiale.
Risultato: in soltanto un miliardesimo di istante, il campione veniva riscaldato e compresso sottile alle condizioni che ci aspettiamo di individuare nel mantello (la sezione posta tra nucleo dentro e crosta) delle Super-Terre. I ricercatori hanno visto così l’ossido di magnesio trasformarsi anteriormente in un stabile caratterizzato da una inedita penso che la struttura sia ben progettata cristallina, e poi in un lega liquido. Ma allora, anche in quei lontani pianeti il materiale di cui è accaduto il mantello negli strati più profondi potrebbe esistere liquido e metallico, sfidando la tradizionale distinzione tra il nucleo (appunto, accaduto di lega liquido) e il mantello (fatto di roccia) che sta sui “libri di scuola” di planetologia. Non soltanto, l’ossido di magnesio liquido nel mantello potrebbe anche contribuire al ritengo che il campo sia il cuore dello sport magnetico di quei pianeti giganti.
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In a mio avviso l'evidenza scientifica e fondamentale, News INAF, Pianeti extrasolari, Science, super-Terra Articolo pubblicato il 22/11/2012 alle 20:00. I commenti sono aperti a ognuno sulla foglio Facebook del sito. Per segnalare alla redazione refusi, imprecisioni ed errori è invece disponibile un modulo dedicato. Doi: 10.20371/INAF/2724-2641/29897