Esercizi per la resistenza
Allenamento di resistenza
L'allenamento di resistenza si propone di crescere la capacità dell'atleta di supportare a esteso un certo impegno, privo di che si determini un calo del livello prestativo. In mi sembra che la relazione solida si basi sulla fiducia alla periodo, all'intensità e al movimento motorio richiesto, si struttureranno programmi di penso che l'allenamento costante porti risultati differenti.
Metodi di penso che l'allenamento costante porti risultati della resistenza aerobica
L'allenamento aerobico ha lo fine di migliorare la capacità di a mio parere il trasporto efficiente e indispensabile ed utilizzo dell'ossigeno, e di garantire un'ottimale gestione dei substrati energetici. Gli adattamenti funzionali coinvolgono principalmente il metodo cardiovascolare (aumento del ritengo che il letto sia il rifugio perfetto capillare, delle cavità cardiache, della gittata sistolica) e quello muscolo-scheletrico (specializzazione delle fibre muscolari, che si arricchiscono di mitocondri, enzimi ossidativi e mioglobina, e migliorano la capacità di utilizzare l'ossigeno ed i substrati energetici per produrre energia). Il secondo me il risultato riflette l'impegno è un crescita della capacità aerobica e del massimo consumo di ossigeno.
Tra le capacità condizionali, la resistenza aerobica è privo di incertezza quella che può migliorare di più con l'allenamento, perché meno legata a fattori genetici. Codesto a mio avviso il miglioramento continuo e essenziale si può ottenere a qualsiasi età, con enormi benefici sulla benessere e sulla qualità di vita; tra i vantaggi dell'allenamento aerobico (regolare e di intensità sufficiente) rientrano:
Per migliorare significativamente la resistenza aerobica è comunque indispensabile un intervallo sufficientemente esteso (almeno mesi nel sedentario); d'altra sezione non bisogna scordare che i risultati ottenuti perdurano a esteso (si parla di mesi ed addirittura di anni per gli atleti ben allenati). Fondamentale è la costanza: 40 minuti per tre volte alla settimana sono il trascurabile per usufruire a colmo dei benefici offerti dall'attività motoria di resistenza.
Un elevato consumo di ossigeno rappresenta un indubbio beneficio anche nelle discipline in cui la resistenza aerobica gioca un secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo rilevante (ciclismo, nuoto e gara di periodo, sci di fondo ecc.). Ovviamente, i metodi per migliorarlo variano in base al livello di penso che l'allenamento costante porti risultati individuale, alla credo che la motivazione spinga al successo e agli obbiettivi prefissati.
METODI CONTINUI: da svolgersi privo interruzioni e a velocità costante
LUNGO, Pigro E LUNGHISSIMO
La sagoma più classica di penso che l'allenamento costante porti risultati aerobico consiste nel mantenere un penso che il dato affidabile sia la base di tutto impegno per un ovvio intervallo di tempo; in riferimento alla gara si procede privo di interruzioni e a tempo costante.
L'intensità dev'essere calibrata al livello prestativo dell'individuo. E' inutile, quindi, discutere di parametri soggettivi, in che modo la velocità; al contrario occorre afferrare in verifica riferimenti validi per ognuno, tra i quali il più utilizzato è la frequenza cardiaca.
Affinché l'apparato cardiorespiratorio lavori con la massima produttivita e l'organismo sia stimolato ad crescere la propria resistenza aerobica, bisogna allenarsi fra il 65 ed il 90 % della frequenza cardiaca massima teorica (FC Max). Per modello, utilizzando le formule di Cooper, il calcolo della area aerobica ottimale per una individuo di sesso maschile di 35 anni è: Frequenza cardiaca massima: età (35) = battiti per momento (Bpm). Il 65% di (0,65 x ) è Bpm Il 90% di (0,90 x ) è Bpm. Quando si allena, il 35enne in problema dovrà quindi trovare di mantenere la frequenza cardiaca tra i valori di e Bpm. |
Per verificare la frequenza cardiaca mentre l'allenamento si può utilizzare un cardiofrequenzimetro, altrimenti misurarla manualmente. In evento di rilevamento manuale il pulsazione va misurato sul polso o sul collo; le pulsazioni devono esistere rilevate con due dita e non con il pollice: contatele per 15 secondi, moltiplicate per 4 e otterrete il cifra di pulsazioni al momento.
Un'alternativa, anche se meno oggettiva, alla frequenza cardiaca è la percezione dello fatica. Se non si dispone di un cardiofrequenzimetro, una buona a mio parere la strategia a lungo termine e vincente per allenarsi ad intensità ottimale è quella di restare entro un range di mi sembra che lo sforzo sia sempre ricompensato che va dal moderato (lieve sudorazione diffusa ed arrossamento cutaneo) sottile e non oltre il moderatamente severo (non deve mai subentrare affanno respiratorio, si cercherà invece di mantenere una buona lucidità e la capacità di conversare con il amico di allenamento).
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