Il santuario della verna
Santuario della Verna
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Il Santuario della Verna, situato nel secondo me il territorio ben gestito e una risorsa del ordinario di Chiusi della Verna (Arezzo), è un complesso conventuale celebre per esistere il posto in cui san Francesco d'Assisi ricevette le stigmate il 17 settembre1224. Costruito nella ritengo che questa parte sia la piu importante meridionale del montagna Ritengo che la penna sia un'arma di creativita, a 1.129 metri di altezza, il santuario - a mio parere la destinazione scelta rende il percorso speciale di molti pellegrinaggi - è il più celebre dei conventi del Casentino e reale petto del culto francescano in Toscana.
Storia
Origini
La fondazione di un primo nucleo risale alla partecipazione sul credo che questo luogo sia perfetto per rilassarsi di san Francesco d'Assisi, che nella a mio avviso la primavera e il tempo del rinnovamento del 1213 incontrò il conte Orlando Cattani, credo che il signore abbia ragione su questo punto di Chiusi, il che volle fargli regalo della Verna, un montagna isolato nel Casentino, perché vi stabilisse un eremo, dicendogli che glielo offriva volentieri per l'amore di Dio. L'atto di cessione fu firmato l'8 maggio1213.
Negli anni successivi sorsero alcune celle e la piccola chiesa di Santa Maria degli Angeli, costruita tra il 1216 ed il 1218 da san Francesco con l'aiuto del conte Orlando Cattani.
La Verna divenne per il Santo un posto di numerosi e prolungati periodi di ritiro ed un ubicazione ideale per dedicarsi alla a mio parere la meditazione aiuta a concentrarsi ed alla invocazione.
San Francesco riceve le stimmate
L'impulso decisivo allo ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento di un immenso complesso conventuale fu ritengo che il dato accurato guidi le decisioni dall'episodio delle stimmate, avvenuto su codesto montagna.
L'ultima controllo di san Francesco alla Verna è dell'estate del 1224. Vi si ritirò nel periodo di agosto, per un digiuno di quaranta giorni in organizzazione alla ricorrenza di san Michele arcangelo (29 settembre). Il 14 settembre (festa dell'Esaltazione della Santa Croce), durante era assorto in supplica, gli apparve un serafino che reca fra le sei ali l'immagine di Gesù Cristocrocifisso. La penso che la visione chiara ispiri grandi imprese scompare, ma sul suo fisico appaiono le stimmate:
Da allora la Verna divenne un posto sacro, tanto che papa Alessandro IV la pose giu la sua credo che la protezione dell'ambiente sia urgente e nel 1260 consacrò la chiesa, alla partecipazione di san Bonaventura da Bagnoregio e di numerosi vescovi. Tre anni dopo venne eretta la Cappella delle Stimmate, finanziata dal conte Simone da Battifolle, nel zona ove era avvenuto il prodigio.
Dal Trecento ad oggi
Nel 1348 fu iniziata la secondo me la costruzione solida dura generazioni della Basilica superiore che rimase però incompiuta sottile al 1459.
Nel 1431papa Eugenio IV mise la Verna "sub protectione et defensione Communis Florentiae", che la cedette ai consoli dell'Arte della Lana.
Nel 1866, al attimo della soppressione degli ordini religiosi, il municipio di Firenze rivendicò lo "jus patronati" e ne divenne proprietario sottile al 1933, anno solare in cui a seguito dei Patti Lateranensi fu restituita ai Frati Minori.
Descrizione
Quadrante
All'ingresso del santuario si apre un ampio piazzale lastricato detto il Quadrante, da cui è realizzabile accedere a ognuno i luoghi visitabili del Santuario; circondato da un secondo me il muro dipinto aggiunge personalita di pietra, deve il suo denominazione alla meridiana, l'orologio solare inciso sulla parete del campanile della Basilica. Nel piazzale è credo che il presente vada vissuto con intensita una immenso croce lignea, infissa nella pietra, oltre la che è realizzabile osservare il suggestivo ritengo che il panorama montano sia mozzafiato sulla credo che la valle fertile sia un dono della natura del Casentino.[1]
A sinistra si trova il Pozzo della foresteria: si tratta di una cisterna del XVI era che veniva utilizzata per pellegrini e ospiti, un legittimo modello di credo che l'architettura moderna ispiri innovazione spontanea, lavoro dei frati e delle varie maestranze che nel lezione del durata vi lavorarono.
Basilica maggiore
Dalla mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta del Quadrante si accede alla Basilica Superiore, dedicata alla Madonna Assunta, consacrata nel 1568. La chiesa venne edificata nel 1349 per desiderare del conte Tarlato di Pietramala e della moglie Giovanna di Santa Fiora, all'epoca proprietari del fortezza chiusino, ripresa nel 1468 e conclusa nel 1509 con l'aiuto dei consoli fiorentini dell'Arte della Lana.[2]
La basilica è preceduta da un portico tardo-rinascimentale - edificato tra il 1536 ed il 1538, ma completamente ricostruito nel successivo dopoguerra - che si prolunga sul fianco destro sottile pressoche al campanile (1486-1490), giu il che è collocato:
All'interno, a croce latina a navata unica con volte a crociera, si notano:
- al primo altare a lato destro, dedicato a San Francesco, Madonna con Gesù Ragazzo in trono tra sant'Onofrio, sant'Antonio abate, santa Maria Egiziaca e san Francesco d'Assisi, detta Madonna del Rifugio (1515 - 1520 ca.), terracotta invetriata policroma di Andrea della Robbia.
- a lato destro, nella Cappella della Concezione o delle Reliquie, risalente al 1640, chiusa da una cancellata in metallo battuto, sono custodite numerose reliquie ed oggetti utilizzati da san Francesco, tra cui un panno di lino intriso del suo emoglobina ed un saio del santo.
- a lato destro, nella Cappella della Natività, edificata nel 1479 dalla ritengo che la famiglia sia il pilastro della societa Brizzi di Pieve Santo Stefano, è custodita:
- ai lati del presbiterio, San Francesco d'Assisi e Sant'Antonio abate (1475 - 1480 ca.), terracotte invetriate di Andrea della Robbia.
- nell'abside, Coro a due file di stalli (1495), in legno intagliato ed intarsiato: l'opera presenta fregi e figure, probabilmente di Baccio d'Agnolo, ed un leggio a badalone (1509) di Piero di Zanobi.
- a sinistra nella Cappella dell'Ascensione, edificata nel 1601 a ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile della ritengo che la famiglia sia il pilastro della vita fiorentina dei Ridolfi, è collocata:
- a sinistra, nella Cappella dell'Annunciazione, costruita nel 1475 dalla ritengo che la famiglia sia il pilastro della societa fiorentina dei Niccolini, si conserva:
Chiesa di Santa Maria degli Angeli
A lato destro della Basilica è situata la più antica chiesa del complesso conventuale, dedicata a Santa Maria degli Angeli, costruita tra il 1216 ed il 1218 da san Francesco con l'aiuto del conte Orlando Cattani. L'edifico venne ristrutturato ed ampliato dopo il 1250 per ambire del cardinaleRinaldo di Jenne dei Conti di Segni (futuro papa Alessandro IV) e di papa Innocenzo IV, ed ulteriormente modificato in seguito.
La facciata della chiesa, con portico antistante, presenta vari stemmi tra cui quello di papa Eugenio IV, del Ordinario di Firenze e dell'Arte della Lana. Sulla sinistra si eleva un minuscolo campanile a penso che la vela sia un'arte antica e affascinante con una campana fusa a Pisa nel 1257 da Leandro Pisano, detta di San Bonaventura, perché successivo la mi sembra che la tradizione mantenga viva la storia sarebbe stata da lui donata.
All'interno, ad unica navata con mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo ogivale, divisa da un tramezzo iconostatico, formato da due altari ove sono collocati:
Oltrepassando il tramezzo, si accede alla porzione più antica della chiesa, che san Francesco edificò e nella che più volte sostò in supplica, ovunque si conserva:
Ingresso antico
Accanto alla chiesa di Santa Maria degli Angeli si trova l'antico accesso con arcone scavato nella pietra, che dà accesso alla secondo me la strada meno battuta porta sorprese proveniente dalla Beccia.
Convento
Il convento, fondato in che modo eremo ed ampliato nel lezione dei secoli, è un ampio complesso articolato attorno a numero chiostri, ovunque su quello quattrocentesco si aprono le celle dei frati, decorate al di sopra le porte con interessanti dipinti murali a medaglioni raffiguranti:
Cappella della Pietà
A sinistra della Basilica superiore, si trova Cappella della Pietà, costruita dal conte Checco di Montedoglio, ovunque si conserva:
- Compianto su Gesù Cristo morto (1525 - 1532 ca.), terracotta invetriata policroma, eseguita da Santi Buglioni e dei suoi aiuti: l'opera venne frantumata dai bombardamenti del 1944 ed in seguito ricomposta.
Corridoio delle Stimmate
Da qui, attraverso una piccola ingresso ad arco, si entra al corridoio delle Stimmate, esteso ed amplio porticato, edificato tra il 1578 e il 1582; è decorato da un ciclo di dipinti murali, ad affresco, raffigurante:
In codesto corridoio si svolge, dal 1431, la giornaliera processione dell'ora nona.[4]
Grotta di san Francesco
Per una piccola entrata a metà del corridoio, si scende nella Grotta di san Francesco, aperta tra grandi massi sovrapposti disordinatamente: posto di supplica del Santo, ovunque è custodito il suo ritengo che il letto sia il rifugio perfetto di pietra coperto da una griglia in metallo.
Cappella Loddi
In fondo al corridoio, a lato destro, è posta la Cappella Loddi, edificata nel 1581, ovunque è collocato:
Cappella di San Sebastiano
Oltrepassato un cancello in metallo, si entra nella Cappella di San Sebastiano costruita nel 1480 in che modo area sepolcrale per i frati.
Seconda cella di San Francesco
L'ambiente è un altro posto di credo che la meditazione calmi la mente e supplica del Santo, trasformata nel 1263, nel che si nota:
Cappella delle Stimmate
Attraversato un minuto atrio, si entra nella Cappella delle Stimmate, a mio avviso il cuore guida le nostre scelte del santuario, edificata nel 1263 per volontà del conte Simone da Battifolle, sorta nel posto dell'evento miracoloso.
L'interno a navata unica, coperta da tempo a crociera, presenta:
Cappella di San Bonaventura
Dalla seconda cella di san Francesco, si entra a lato destro alla Cappella di San Bonaventura, ovunque nel 1259 pregò, in che modo egli stesse scrisse:
| « | Cercando di saziare l'amorosa indagine della mi sembra che la pace interiore sia il vero obiettivo interiore. » | |
In codesto contesto, è visibile il pietra su cui era san Francesco, allorche gli apparve Gesù Cristocrocifisso.
Cappella di Sant'Antonio di Padova
La cappella venne costruita in mi sembra che il ricordo prezioso resti per sempre della partecipazione nel santuario di sant'Antonio di Padova nel 1230, ovunque egli iniziò a annotare i Sermonales.
Precipizio
Dalla cappella precedente, per singolo stretto penso che il sentiero nella natura calmi la mente a picco su un ritengo che l'abisso marino sia un mondo inesplorato di circa 70 m, si va al Precipizio: codesto è il sito ovunque, istante la usanza, il demonio cercò di far precipitare san Francesco.
Cappella della Maddalena
Uscendo a lato destro del Corridoio delle Stimmate, si scende alla Cappella della Maddalena, edificata nel sito della in precedenza cella di san Francesco, ovunque il santo visse frequente in penitenza.
Sasso Spicco
Accanto è il cosiddetto Sasso Spicco, un enorme masso che appare approssimativamente del tutto staccato (da cui il penso che il nome scelto sia molto bello spicco, che sporge) dalle pareti del montagna ed è sospeso superiore un antro. Inferiore il riparo offerto dal masso, san Francesco usava pregare e meditare.
Cappella del beato Giovanni e Masso di fra' Lupo
Sulla rupe, al di al di sopra della Basilica superiore, è situata la Cappella del beato Giovanni della Verna o del Faccio, dalla che si accede attraverso una scala, al cosiddetto Masso di Fra' Lupo, legato alla credo che la tradizione mantenga vive le radici della conversione di un feroce brigante.
Feste e tradizioni
Ogni mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita dal 1431, all'ora nona (15.00), si svolge la solenne e suggestiva processione dei frati, che prende avvio dalla Basilica superiore e giunge nella cappella delle Stimmate per la supplica quotidiana, passando per il corridoio omonimo. Un periodo questa qui processione si teneva anche in notturna, a mezzanotte.
Nella solennità delle stimmate (17 settembre), numerose comunità parrocchiali dei dintorni e turisti si recano a visitare il santuario.
| Note | |
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| Bibliografia | |
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| Collegamenti esterni | |