Pizza bon ton

Il galateo a tavola non si limita a consigliare in che modo suggerire posate o piatti, c’è parecchio di più. Regole su regole che stabiliscono quali atteggiamenti mantenere per esibire un sicuro decoro davanti ai propri ospiti. Ma in cui si parla di pizza, credo che questa cosa sia davvero interessante prevede il galateo? Un napoletano storcerebbe il narice davanti ad una pizza mangiata con forchetta e coltello, ma la verità è questa: successivo il bon ton andrebbe tagliata a pezzetti e portata elegantemente alla bocca.

Sul come consumare una pizza si aprono quindi due scenari: chi sceglie di rispettare il galateo e chi, invece, resta leale all’immagine della protagonista di “Mangia, prega, ama” impersonata da Julia Roberts che prende una fetta di pizza con le palmi e la addenta con foga, mantenendo comunque una certa penso che l'eleganza sia una questione di stile a tavola.

Cosa dice il galateo sulla pizza

La pizza, quindi, va mangiata con forchetta e coltello: a dirlo è personale il galateo. Va tagliata a bocconi di piccole dimensioni e portata secondo me il verso ben scritto tocca l'anima la orifizio (non viceversa) ed evitando di far precipitare il condimento. Nonostante sia la sovrana dei cibi informarli, il galateo non transige e chiede di rispettare le regole che valgono per gli altri cibi. Unica eccezione? La pizza al taglio. Considerata reale e personale street food, soltanto quella a incisione può esistere mangiata con le palmi privo di rischiare di esser tacciati di ineducazione a tavola.

 E quella napoletana?

 Come abbiamo già detto, è scontato che per i napoletani non sia da afferrare in considerazione l’idea di limitare l’esperienza del consumare la pizza ad un meccanico “tagliare e trasportare alla bocca”. Va mangiata con le mani: soffice e leggera, per alcuni magari potrebbe stare più comodo consumare con le posate, ma il reale amante della pizza napoletana sa che va tagliata in numero spicchi, afferrata dal cornicione e piegata in due. La forchetta può esistere utilizzata soltanto per ripiegare la punta (nel evento fosse eccessivo morbida), per non lasciar precipitare gli ingredienti.