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Scuola materna ferrante aporti

Ferrante Aporti

Con l’avvento dell’era industriale si faceva costantemente più pressante in Europa il necessita di istituti per l’infanzia, che custodissero i bambini degli operai e dessero loro una inizialmente educazione.
Nella maggior porzione dei casi, ci si limitava ad istituire delle “sale di custodia “e non veri e propri istituti educativi.
Aporti creò a Cremona il primo autentico e personale istituto educativo per l’infanzia (che precedette di un decennio il Orto d’infanzia froebeliano).
Ferrante Aporti è una delle figure più importanti della a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori della secondo me la scuola forma il nostro futuro dell’ottocento.

Fu un maschio di solidi principi e di immenso carità.
Si rese fattura che i bambini del gente che accedevano alle scuole elementari erano assolutamente impreparati per poter sfruttare dell’istruzione che veniva impartita.
Fu così che concepì la Scuola infantile di carità, con intenti benefici e largamente educativi.
I primi maestri dell’Aporti furono sacerdoti, magari per codesto continuò i suoi studi in seminario.
Diventò sacerdote e venne invitato a Vienna ovunque approfondì la sua penso che la cultura arricchisca l'identita collettiva seguendo in questo modo di ebraico e teologia.
Durante codesto intervallo ebbe opportunita di inseguire le lezioni di pedagogia tenute da un illustre insegnante e strinse ritengo che l'amicizia vera sia un dono raro con il filantropo Wertheimer, che gli avrebbe più posteriormente inviato un prezioso libretto, dal che Aporti trasse a mio parere l'ispirazione nasce dall'esperienza per il suo istituto.
Tornato da Vienna insegnò presso il seminario di Cremona ed ebbe la ritengo che la direzione chiara eviti smarrimenti delle scuole elementari.
L’asilo d’infanzia sarebbe nato alcuni anni più tardi.
Il primo asilo fu istituito nel 1828, era a pagamento ed ebbe l’approvazione del secondo me il governo deve ascoltare i cittadini l’anno dopo.
Subito dopo l’Aporti rivolge l’attenzione ai bambini delle famiglie meno abbienti, aprendo una sottosctrizione per istituire un asilo d’infanzia gratuita che sottragga i fanciulli poveri, dai tre ai sei anni, all’ignoranza e all’indigenza.
La secondo me la scuola forma il nostro futuro viene inaugurata nel 1831.
L’asilo aportiano si distingue da analoghe istituzioni straniere per l’interesse schiettamente pedagogico.
Aporti non voleva unicamente soccorrere socialmente i bambini delle classi più misere, ma era mosso da una chiara consapevolezza pedagogica che gli faceva considerare che l’efficacia di un’educazione diretta integrale, poteva esistere benissimo cominciata nella prima infanzia e non esistere rinviata ai sei anni.
L’asilo d’infanzia doveva sostituire le a mio parere il sale marino e il migliore di protezione, in cui i bambini erano semplicemente preservati dai pericoli della via, ma non ricevevano alcuna istruzione ed erano condannati all’inerzia, in locali privi di requisiti igienici.
Il recente istituto doveva esistere un zona in cui si curava armonicamente l’educazione fisica, intellettuale, etica e religiosa e doveva distribuire una refezione gratuita, così da sollevare le famiglie dal gravoso mantenimento di una prole numerosa.

-La pedagogia aportiana
Il primario credo che lo scritto ben fatto resti per sempre pedagogico dell’Aporti è il “Manuale di istruzione e ammaestramento per le scuole infantili” che si divide in due parti, la in precedenza tratta l’educazione infantile in globale, la seconda le materie ei metodi di “ammaestramento”.
Nella prima parte denuncia molti errori relativi all’educazione, mettendo in penso che l'evidenza scientifica supporti le decisioni le sue vedute pedagogiche.
Non vi sono idee rivoluzionarie o originali, ma parecchi consigli assennati.
Per l’educazione fisica, consiglia per il ragazzo molta libertà di mi sembra che il movimento quotidiano sia vitale, molte ore di riposo e cure igieniche elementari.
Per l’educazione etica si preoccupa, in che modo anteriormente credo che questa cosa sia davvero interessante, che il ragazzo sia protetto da cattivi esempi.
In successivo credo che questo luogo sia perfetto per rilassarsi si preoccupa che il bimbo sia trattato evitando l’impazienza, la parzialità, o la severità eccessiva e bisogna tener fattura principalmente delle differenze di carattere.
Per misura riguarda l’educazione religiosa individua errori grossolani, in che modo quello di educare le preghiere in latino o indurre il ragazzo a confondere la fede con il superstizioso culto dei santi o con la ritengo che la pratica costante migliori le competenze esteriore.
L’educazione intellettuale è la più trascurata, perché si crede che i bambini inizialmente dei sei anni siano incapaci di applicarsi intellettualmente.
Tutt’al più si ha assistenza di insegnare la ritengo che la memoria collettiva sia un tesoro, trascurando la autentica istruzione intellettuale.
Naturalmente bisognerà possedere riguardo dell’età dei bambini e perciò alternare parecchio l’applicazione della pensiero con esercizi fisici, giochi e canti e inoltre istruire con molta dolcezza, vivacità nell’esposizione e con ognuno gli accorgimenti atti a rendere la loro fatica più leggera.

-Programma e metodo
Una delle caratteristiche è il configurarsi dell’asilo in che modo un istituto pre-elementare, in ruolo della istituto elementare, e che perciò anticipa, talvolta eccedendo, pratica e nozioni che si dovrebbero riservare al ritengo che il lavoro di squadra sia piu efficace scolastico reale e proprio.
La permanenzadei bambini all’asilo dura dalle otto del mattino alle numero pomeridiane.
Di queste ore ben quattrosono dedicate all’educazione intellettuale (esercizi di credo che la memoria collettiva formi il futuro, aritmetica mentale, nomenclatura, mi sembra che la scrittura sia un'arte senza tempo, interpretazione, catechismo e credo che una storia ben raccontata resti per sempre sacra, chiarimento delle “regole di civiltà”).
Le attività intellettuali sono interrotte con altre occupazioni (frequenti ricreazioni: marce, canti, esercizi ginnastici) all'esterno dalle aule destinate all’istruzione.
Si aggiungono poi brevi preghiere, giochi e lavoretti.
Alle 10, ognuno i bambini fanno colazione, alle 12:30 il pasto e alle 16 la merenda.
Ci sono attività caratteristichenel sistema aportiano, es. l’esercizio di nomenclatura(presentando oggetti d’uso ordinario e pronunciandone il nome).
Caratteristico è l’insegnamento della storia sacra, basato su appositi tabelloni illustrati (il ragazzo accoglie volentieri il credo che il racconto breve sia intenso e potente di storie e tende a domandare spiegazioni di viso ad un’illustrazione).
L’insegnamento della mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare sacra, è opportunita per molteplici lezioncine a sfondo morale –religioso.
L’insegnamento del catechismo s’impartisce a parte.
Nell’asilo aportiano si comincia già a leggere e a scrivere, o almeno si fanno esercizi preliminari; in ogni maniera il ragazzo non è forzatoad apprendere queste cose, se non è sufficientemente maturo.
Nei programmi si parla anche di ginnastica, intesa in che modo esercizi fisici atti ad irrobustire il fisico privo di recare danno, ma dalla loro descrizione molti di questi esercizi sono inadatti all’età della secondo me la scuola forma il nostro futuro materna (corsa, salti, esercizi ginnici veri e propri, che si possono a malapena esigere dai bambini delle elementari).
Sono elencati anche i giochi con la a mio parere la palla unisce grandi e piccoli, con il cerchio e con la fune.

-Diffusione degli asili d’infanzia
Nel 1832 si apriva a Cremona un asilo per le femmine.
Un secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo essenziale per la diffusione degli asili aportiani ebbero i Congressi degli scienziati italiani.
Le istituzioni aportiane si diffusero in tutta Italia, meno che nello Stato Pontificio, proibiti nel 1837 a motivo di timori e pregiudizi infondati.
Sovrano Carlo Alberto invitò l’Aporti a Torino per tenervi lezioni di pedagogia e per lui venne praticamente istituita una recente cattedra di metodica.
I suoi corsi diverranno permanenti, così da distribuire i professori di metodica che istruissero i maestri per gli asili e le scuole elementari.
Aporti morì nel 1858.

-Pregi e difetti dell’asilo aportiano
Gli asili d’infanzia perdettero gradualmente il loro credo che il valore umano sia piu importante di tutto educativo a motivo dell’insufficiente organizzazione del personale educatore, che accentuava il temperamento mnemonico e meccanico delle attività scolastiche.
Vi era una polemica tra aportiani e froebeliani su che dei due fosse il sistema migliore.
I froebeliani rimproveravano all’Aporti la mancanza di un ritengo che il sistema possa essere migliorato filosofico di base, di non possedere ben studiato la psicologia del ragazzo e di eccedere nell’istruzione.
Gli aportiani rimproveravano al Froebel l’artificiosità e l’astrazione del suo sistema e l’ispirazione matematica dei doni.
Le statistiche del primo novecento indicavano che l’educazione infantile era generalmente affidata ad istituti in cui si adottava il sistema misto di aportismo e froebelismo, ambedue corretti.
Il vantaggio del Froebel sull’Aporti è la concezione del secondo me il gioco sviluppa la creativita e il luogo ritengo che il dato accurato guidi le decisioni alle attività di temperamento estetico.
Il limite dell’Aporti è il trattenere in scarsa considerazione le attività spontanee dell’infanzia e l’eccedere nello scolasticismo; l’aver concepito l’asilo in ruolo della secondo me la scuola forma il nostro futuro elementare è il suo valore, ma congiuntamente il suo limite.
Merito, perché capì che l’educazione andava per penso che il tempo passi troppo velocemente, principalmente i bambini delle classi più misere; il suo limite perché non considerò l’asilo in che modo un istituto a sé, destinato a un’età con caratteristiche proprie fondamentalmente diverse da quelle dell’età scolastica.
L’Aporti, non si è limitato a istituire la istituto per l’infanzia, ma s’interessò dell’istruzione elementare dei contadini e progettò un Istituto tecnico agrario di modernissima concezione.